Progettare uno spettacolo richiede la valutazione di molteplici aspetti.
Uno tra questi è sicuramente lo studio degli spazi scenici, spesso molto variabili da palco a palco (ammettendo di parlare di uno spettacolo che preveda un palco, cosa oggi tutt’altro che scontata); occorre infatti prevedere dove e come si muoveranno gli attori per dar vita alla scena di cui _ricordiamoci sempre_ vogliamo offrire la miglior vista possibile allo spettatore in platea.
In passato ho sempre lavorato di matita e squadrette, buttando giù schizzi su schizzi nel tentativo di trovare la quadra ottimale ma, da quando ho avuto per le mani il mio primo PC (1987), sono progressivamente migrato sul digitale e oggi mi sento di consigliare SweetHome3D a chi necessiti di uno strumento pratico ed efficace per questo fine: SH3D è infatti, semplice, veloce, multipiattaforma e disponibile in versione gratuita con un numero limitato di oggetti rispetto alla versione a pagamento, ma comunque pienamente sufficienti allo scopo.

Una volta scaricato dal sito ufficiale (http://www.sweethome3d.com/it/) e installato si è subito operativi. Gli elementi disponibili nella versione free come dicevo non sono tantissimi, ma è comunque possibile operare con oggetti tridimensionali (cubo, cilindro e combinazioni degli stessi) che diano comunque conto dell’ingombro offerto dagli oggetti che realmente esisteranno in scena (naturalmente è sempre altresì possibile acquistare la versione pro, con molti elementi di arredamento aggiuntivi).

Il palco rialzato dell’aula magna del nostro liceo
La renderizzazione dello spazio scenico

Una volta costruito il modello lo si può ruotare e studiare da diverse angolazioni, sia per rendersi conto dello spazio effettivo in cui gli attori dovranno muoversi, sia per avere una visione preventiva di ciò che gli spettatori vedranno, soprattutto se seduti in posti più “sacrificati”.

Lo studio del palco per la rappresentazione di ADENOIDE

Utilizzando i modellini antropomorfi sarà infine possibile fare un primo studio delle scene che prevedono molti attori, in modo da valutarne le dinamiche.

Simulazione inizio Adenoide, Atto III, parte 2
Simulazione vista degli spettatori lato sinistro della sala

Simulazione vista degli spettatori lato destro della sala

Se il programma vi incuriosisce, vi consiglio di dotarvi di metro (fondamentale), prendere le misure di una stanza e provare a realizzarne il modello; l’intuitività dei comandi e la restituzione quasi immediata del risultato vi faranno capire in pochissimo tempo se fa al caso vostro oppure no, ed eventualmente in quali occasioni potrebbe esservi utile (recentemente l’ho utilizzato per capire se potevo mettere una nuova libreria a casa e come e dove posizionarla).

Buon lavoro e soprattutto, buon divertimento.